 |
|
Sarà bellissima?
Da L'Eco di Acquaviva n. 32/2016
Gent. Direttore,
così come preannunciato sull’ECO u.s., giorni addietro, un sacerdote siciliano ha fatto conoscere al numeroso pubblico presente nella sala “anagrafe”, una sua pubblicazione. Ho seguito tale esposizione che trattava l’intera, lunga vita di un contadino del Sud, veramente innamorato della terra al pari del Signore. Sono intervenuti, tra gli altri, alcuni agricoltori e professionisti che in ugual modo mi hanno colpito per quanto si sono dimostrati fieri, uomini e donne, di appartenere e di essere appartenuti al mondo contadino.
In particolare citavano la vita dei loro padri che hanno amato profondamente le loro campagne come fossero stretti congiunti. I tempi che stiamo attraversando sono sotto gli occhi di tutti e alla portata di tutte le orecchie. Chi è nato e vissuto lontano da queste contrade probabilmente non comprende appieno la sensibilità della gente locale e si limita ad osservare. Chi scrive, pur non essendo del luogo, ha esperienza dell’operato dei suoceri e di altri congiunti per confermare l’attaccamento e l’amore degli agricoltori per le loro terre al di là degli eventuali ricavi materiali. Chi’io ricordi, Acquaviva delle Fonti ha avuto da sempre un ruolo di prestigio in provincia e al di fuori. Dovrebbe continuare ad averlo. Per questo occorre volontà e determinazione di tutti ad iniziare dall’Amministrazione per finire ai giovani volenterosi che non mancano. Non è facile ma neanche impossibile. Acquaviva merita di più sotto molti aspetti; la sua popolazione è di buona indole e non è affatto facinorosa pur pretendendo che non ci si prenda gioco di essa. Non si vorrebbe annoiare con gli stessi argomenti ma tant’è: questa dif-fe-renzi-ata quando inizierà ?
A quale Santo occorrerà rivolgersi perché, finalmente, le solite cartacce e immondizie non stazionino giorni e giorni innanzi alle nostre abitazioni? Sarà possibile equilibrare il traffico stradale nei punti nevralgici della Città magari con la presenza dei vigili urbani facendo anche rimuovere le diverse auto puntualmente in divieto? Ma non diamo sempre la colpa ai nostri Vigili quando sappiamo bene che spessissimo è colpa del nostro menefreghismo quando non della nostra disattenzione!
Da che mondo è mondo, sappiamo che chi governa, a qualsiasi livello, è oppresso da ogni tipo di sollecitazione ma è anche vero che nel momento in cui ci si è decisi ad assumere delle responsabilità , occorre armarsi di coraggio, precludendo comode scappatoie. Vero è che qualcuno pensa che la Politica sia l’arte di impedire alla gente di impicciarsi di ciò che la riguarda ma non vorremmo che, alla lunga, la coda si spezzasse! Occorrerebbe notiziare il popolo “tutto” sugli argomenti che riguardano il futuro della Città , siano essi “lavori pubblici” o spese varie, sondando i vari pareri e umori dei cittadini. Stare dunque a contatto della gente comune, perché chiudersi nel silenzio può dare luogo a molte e a volte errate interpretazioni.
Ognuno di noi si augura, un giorno non lontano, di poter contemplare l’ “agognata” Acquaviva “bellissima”, dalle strade prive di BUCHE, dal traffico scorrente, dall’illuminazione trionfante, senza rumori molesti nottetempo.
Acquaviva merita di più, quindi. Non deve essere conosciuta soltanto per la “Cipolla rossa” e per la famosa “Banda” bensì per i valori tramandatici dai nostri avi, pur anche agricoltori, per ottenete questo occorre molto buon senso (che non manca) un pizzico di umiltà , spirito di collaborazione e sacrificio perché anche la nostra Città presenti un suo biglietto da visita invidiabile e inattaccabile come un tempo che fu.
Noi che lo auguriamo, non tanto per la nostra persona bensì per quelli che dovranno soggiornarvi anche dopo di noi, per tanto tempo, e ci spiacerebbe se fossimo un giorno criticati per non aver saputo o voluto fare di più.
Un cittadino
Acquaviva delle Fonti, 07/12/2016
|
|
| |
|
| |
|
|
