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Guardia Costiera sequestra 400 chili di bianchetto
Personale del Nucleo Ispettivo della Guardia Costiera del 6° Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Bari, nell’ambito di un’operazione per il contrasto della commercializzazione di prodotti ittici illegali, ha intercettato in Capitanata un carico di bianchetto, novellame di sarda e alice, di cui è vietata la pesca, la detenzione, il trasporto, la commercializzazione e la somministrazione.
Sono stati sequestrati oltre 400 chili di “bianchetto”, per un valore commerciale stimato intorno ai 6.000 euro. Ai due soggetti entrambi di Messina, che si trovavano a bordo del veicolo, risultato tra l’altro non idoneo al trasporto di generi alimentari freschi facilmente deperibili, sono state comminate sanzioni pecuniarie pari a 25mila euro e segnalati all’Autorità Giudiziaria per il reato di trasporto di alimenti in cattivo stato di conservazione e ricettazione. Il pesce sequestrato poiché non idoneo al consumo umano per carenze igienico sanitarie e perché privo di documenti attestanti la tracciabilità , è stato distrutto.
Occorre evidenziare che la pesca del “bianchetto” è stata bandita dalla Comunità Europea perché considerata dannosa per la fauna marina in quanto incide negativamente sul ripopolamento dei nostri mari e che l’ingente quantitativo costituisce un grave danno all’habitat marino in generale ed alla stessa attività di pesca regolare, quando gli esemplari giovanili sarebbero diventati adulti e con taglia idonea ad essere pescato. Il trasporto su mezzi non idonei ha peraltro rischiato di arrecare di conseguenza un grave danno alla salute dei consumatori, perché dal momento della cattura a quella della commercializzazione, il prodotto era destinato fuori regione, è stata interrotta la catena del freddo. L’attività di repressione da parte degli uomini del Nucleo Ispettivo della Guardia Costiera contro gli illeciti in materia di pesca e commercializzazione illegale di prodotti ittici sottomisura proseguirà incessante anche nei prossimi giorni in tutta la Puglia, allo scopo di garantire il rispetto delle leggi e tutelare la salute degli inconsapevoli consumatori. 17/02/2017
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