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Il conto consuntivo approvato senza che il Pd lo avesse mai discusso
Da L'Eco di Acquaviva n.13/2017
Il Coordinamento cittadino del Circolo PD di Acquaviva delle Fonti, il 15 maggio scorso, scriveva un’altra letterina indirizzata al capogruppo Giovanni Nettis ed ai Consiglieri comunali. Facendo riferimento ai lavori del prossimo Consiglio comunale del 18 maggio comunicava che nelle riunioni del 13 e 15 maggio era stato messo in evidenza il non aver mai ricevuto le camicie delle proposte deliberative del bilancio consuntivo 2016. Si invitavano i Consiglieri a rinviare l’approvazione del bilancio così da poter analizzare il documento contabile prima della seduta di seconda convocazione. Il Gruppo consiliare, dopo aver definito irresponsabile la decisione di togliere la fiducia all’Amministrazione comunale eletta nel 2013, sottolineava la moltitudine degli interventi consumati contro di esso. Le mozioni di sfiducia presentate dai nuovi iscritti, ritenute non valide per la mancanza del numero adeguato dei sottoscrittori, hanno provocato le dimissioni del Coordinatore Nettis col chiaro intento di destabilizzare l’Amministrazione Carlucci! L’atto generoso di Nettis, però, non ha prodotto risultati positivi e cioè di conciliare le diverse anime con l’obiettivo di rafforzare il PD locale. Il gruppo Consiliare ha subito dal nuovo gruppo dirigente apprezzamenti anche violenti. Anche il vecchio gruppo dirigente, i Consiglieri comunali e gli Assessori sono stati bersaglio di tali negative attenzioni. Tutte azioni tese allo scioglimento del Consiglio comunale che invece hanno provocato le dimissioni del dott. Abbatecola. Un partito che, quando si riunisce, con difficoltà raggiunge il numero legale mentre prima c’era un’ampia partecipazione. Nonostante tale gravità di comportamenti, però, i Consiglieri hanno accolto l’invito di andare in seconda convocazione per cominciare a parlare del bene di Acquaviva. Questa una sintetica analisi dei fatti che non si ritrovano nei comportamenti visto che, comunque, il Circolo territoriale non ha potuto confrontarsi con i suoi (forse?) rappresentanti che siedono in aula consiliare seppure Fraccascia lo abbia richiesto da tempo. Acquaviva delle Fonti, 26/05/2017
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