Workshop "L'emicrania nella pratica neurologica" - 26 settembre 2008.
L'
Emicrania è una cefalea di tipo primario ricorrente, che si manifesta con
attacchi della durata compresa tra 4 e
72 ore. E' un
disturbo molto comune spesso altamente invalidante tanto che gli attacchi di
emicrania sono causa di disabilitĂ funzionale nel 92% dei soggetti che ne
vengono colpiti. In
alcuni pazienti può assumere le caratteristiche di una patologia cronica
progressiva.Gli
studi epidemiologici stimano che l'emicrania colpisca fino al 17% dei soggetti
di sesso femminile ed il 6% di quelli di sesso maschile.La
prevalenza dell'emicrania è quasi sovrapponibile a quelle sommate di asma e
diabete. Considerando
solo USA, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito, Spagna ed Italia, il numero
di persone affette da emicrania raggiunge i 72 milioni. Tuttavia,
ad oggi, è ancora una patologia sotto-diagnosticata e sotto-trattata,
probabilmente perchè manca una sufficiente conoscenza e consapevolezza della
malattia da parte di chi ne è affetto. Questo
spiega perchè in un'elevato numero di casi il paziente emicranico prima di
rivolgersi allo specialista in questione (il neurologo) perde tempo prezioso e
ritarda la diagnosi ed una terapia farmacologica mirata e corretta. Il
Corso si e’ proposto di fornire quindi ai Neurologi ambulatoriali e
ospedalieri, operanti sul territorio, aggiornamenti scientifici riguardanti diagnosi, classificazione secondo
le inee guida IHS, peculiaritĂ della patologia emicranica a seconda della etĂ
del paziente e possibili approcci terapeutici sintomatici e preventivi con particolare attenzione alle recenti
novitĂ farmacologiche in tema di terapia profilattica. Durante
il corso sono stati svolti anche momenti
di interattivitĂ tra relatori e discenti e discussione di casi clinici per
permettere il confronto su questioni di reale pratica clinica. Il
corso, a numero chiuso, si è rivolto a
30 Neurologi. E’ stato dato largo
spazio alla discussione di casi clinici esemplificativi, interventi aperti,
commenti, in modo da condividere diffusamente il metodo ideale di lavoro che
dovrĂ poi essere ribaltato nella realtĂ quotidiana di ogni professionista. Al termine del
Congresso, i partecipanti dovrebbero essere quindi in grado di utilizzare un
linguaggio comune intorno agli argomenti trattati per valutare le opportunitĂ
dei vari approcci diagnostico-terapeutico-assistenziale.
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